Tecnica tattica regole


“I contendenti gareggiano elaborando tecniche, tattiche e potenza di gioco e ciò permette ai giocatori una libertà di espressione tale da entusiasmare spettatori e telespettatori. Non a caso l’immagine del beach volley è sempre più in crescita”.

Il ruolo dell’arbitro

L’essenza di un buon arbitro si riassume nel concetto di imparzialità e uniformità:

• essere imparziale verso ogni partecipante;

• essere visto come imparziale dagli spettatori. Ciò richiede una grande credibilità.

L’arbitro deve acquisire la fiducia onde permettere agli atleti di divertirsi e ciò significa che deve

• essere accurato nel suo giudizio;

• comprendere il perché della regola scritta;

• essere un organizzatore efficiente;

• permettere alla competizione di scorrere fluidamente e dirigerla verso la conclusione;

• essere un educatore, usando le regole per penalizzare la slealtà ed ammonire la scortesia;

• promuovere il gioco, cioè, permettere la spettacolarità del bel gioco ed ai migliori atleti di fare ciò che essi sanno fare meglio: intrattenere il pubblico.

Infine possiamo dire che un buon arbitro userà le regole per rendere la gara una esperienza soddisfacente per tutti gli interessati.

“A coloro che hanno letto finora: considerate le Regole che seguono come lo stato attuale di sviluppo di un grande gioco, ma ricordatevi perché questi pochi precedenti paragrafi possono essere di uguale importanza per voi in base alla posizione che occupate all’interno di questo sport”.

Regole principali BEACH VOLLEY 2×2

(nota: la Federazione Internazionale riconosce il BEACH VOLLEY come 2×2, ed il SAND VOLLEY come 4×4)

Clicca qui per il regolamento originale FIVB,  qui per il sito FIPAV italiano con le regole e la casistica (controllare che sia la versione aggiornata FIVB). Qui per la nostra pagina di dettaglio.

Nota: dal 1° gennaio 2022 cambierà la norma sui falli a muro: sia nella pallavolo sia nel Beach Volley, il giocatore a muro potrà toccare la palla dall’altra parte della rete CONTEMPORANEAMENTE all’avversario (in precedenza poteva farlo soltanto dopo il tocco dell’attaccante). Una decisione, quest’ultima, presa per “rendere più fluido lo scorrimento del gioco“

IMPORTANTE: RIDOTTE E RIASSUNTE

1) Non si può toccare la riga in battuta (nemmeno sotto);

2) Non si può attaccare in pallonetto o palleggio (salvo che quest’ultimo sia effettuato in asse con le spalle. Nelle linee guida è precisato che “i giocatori devono posizionarsi con le spalle PRIMA che avvenga il contatto”. );

3) regola (purtroppo) controversa: nonostante non sia espressamente vietato, in sostanza non si può fare il primo tocco in palleggio (salvo IN DIFESA su attacco potente);

4) Il muro fa tocco (e chi ha murato può ri-colpire la palla);

5) Non c’è invasione sotto rete (a meno che non si infastidisca l’avversario);

6) Non si può stare davanti (ostruire la visuale al ricevitore avversario) al compagno che batte.

LEGGENDE METROPOLITANE BEACH VOLLEY 2×2

– perché la palla sia dentro basta che la riga si muova. FALSO: la palla (anche solo mentre passa) deve (in qualche momento) toccare la riga.

– si può tenere il piede sotto la riga in battuta. FALSO: se il piede tocca la riga al momento della battuta è fallo.

– se l’attacco tocca il cordino o il muro non si può difendere “sporco”. FALSO: se la palla non perde velocità, e rimane diretta dall’alto verso il basso, si può comunque difendere “sporco” (solo con le DITA RIVOLTE VERSO L’ALTO).

– è vietato il palleggio nel primo tocco di difesa. FALSO: non è espressamente vietato, ma il palleggio deve essere perfetto e pulito (il che non capita quasi mai…).

– si può difendere a mano aperta se si manda la palla nel campo avversario. FALSO: le regole non cambiano se la palla rimane o no nel mio campo. O è fallo o non lo è.

– se nel primo tocco le mani sono separate e la palla uscendo “gira” è doppio. FALSO ecco la testuale precisazione Fipav: “E’ molto importante sottolineare che in questa categoria rientra anche il tentativo di ricezione con mani alte disgiunte (non in azione di palleggio) o con i pugni. Nel caso di mani alte disgiunte, non esiste quindi il fallo di “doppio tocco”, sempre che i tocchi siano rapidi e consecutivi”. Qui il documento Federale ufficiale.

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