Quando ai Giardini Margherita venivano i Campioni del Mondo! Erano i favolosi anni 80….
La finalissima 1991 con Paolo Tofoli in campo
Nota: pagina in evoluzione! Tutto il materiale pubblicato è frutto di una faticosa ricerca e risale a più di vent’anni fa. Nonostante ciò ci sono certamente mancanze importanti o errori involontari… qualsiasi contributo, documento, correzione sono ben graditi: scrivete a beachvolleyclubbo@gmail.com grazie in anticipo!
Il “GREEN VOLLEY” E’ NATO QUI.
In seguito alla partecipazione al primo al PRIMO torneo di beach volley ufficiale in Europa (Primo Campionato Italiano 1984, al Bagno Fantini di Cervia) Massimo Severi in coppia con Simone Motola (già organizzatore del “Play Ground” di basket) si “inventa” un torneo che farà storia.
Rileggere la cronaca di quei meravigliosi anni ’80, siamo sicuri, farà scattare qualche lacrima di nostalgia a parecchi di noi. Ecco come è andata….
Mauro Pelagalli
era il martello della Masi Casalecchio C1 ed aveva anche partecipato alla 1° edizione del Green Volley giungendo settimo. Un incidente stradale lo ha portato via troppo presto dai campi di gioco e da chi gli voleva bene. Il Green Volley é intitolato alla sua memoria perché, come noi, aveva ancora tanta voglia di giocare e divertirsi. Forse così il vuoto che ha lasciato sarà un pò più piccolo.
Giancarlo Falcini
Erano anni nei quali chi sapeva usare un computer era un marziano prezioso come l’oro. Giancarlo ci insegnò tutto sui pc e progettò i primi volantini (prima realizzati con tavolo da disegno e lettere trasferibili!), oltre a collaborare alla organizzazione in generale. Lo fece volentieri perché come noi adorava la pallavolo e lo stare insieme. Era appena arrivato ad allenare in serie A e a diventare papà di una bellissima bimba quando lo fermò un incidente in macchina. Era “Falcio” e manca un casino.
TRE VITTORIE: Fabio Capponcelli (’90-’91-’93), Paola Viapiano (’90-’91-’92), Fabiana Taddei (’90-’91-’92).
DUE VITTORIE: Andrea Brogioni (’90-‘93), Carlo Pezzullo (’90-‘91), Claudia Pirani (’90-‘91), Brunella Filippini (’93-‘94), Gianluca Sabattini (’88-’89 unico con compagni tutti diversi)
Alcune note: il “King of the Green” fu uno dei primissimi (forse il primo in assoluto) a proporre l”autoarbitraggio”. Come si può leggere dai volantini i giocatori erano invitati a “segnalare all’arbitro le proprie “toccate” e invasioni non ravvisate”.
I giocatori stessi che arrivavano sui campi già il venerdì sera da tutta Europa (ospitati gratuitamente -!!- a Villa Guastavillani dal Comune di Bologna) si adoperavano per il montaggio dei campi e sopratutto della TRIBUNA (!!) che veniva trasportata appositamente dallo Sferisterio (in centro città) e montata in loco.
Uno degli spot radiofonici trasmessi per radio
1987 (Maschile) PRIMA EDIZIONE!
1° Naz.: Brunelli – Finocchiaro – Marchi
2° Naz.: Brogioni – Pezzullo – Capponcelli
1° Reg.: Lippi – Poloni – Sarti
2° Reg.: Mauceri – Martinelli – Ippoliti
– 1987 Prima edizione: NASCE IL “GREEN VOLLEY” è subito boom e Brunelli apre la serie!
Il boom mondiale del Beach Volley spinge gli organizzatori a preparare un torneo su erba che possa avvicinare il pubblico bolognese all’alto spettacolo offerto dagli incontri di questa disciplina. Date le caratteristiche diverse del fondo si opta per il 3 contro 3 e si “inventa” un regolamento che ancora oggi è universalmente adottato per i “green volley”. Per consentire a tutti una partecipazione competitiva, vengono allestite due categorie: Regionale (per giocatori dal livello amatoriale alla serie D) e Nazionale (dalla serie D in su).
Partecipano 37 terne composte di giocatori dal livello amatoriale alla serie A1, provenienti da tutte le Province dell’Emilia – Romagna, da Pescara, Ancona, Roma e Firenze per un totale di circa 100 incontri disputati su un set unico ai 21. Il torneo femminile non viene disputato per mancanza di iscritti. Al termine risulteranno vincenti, a sorpresa, Brunelli (ex Zinella A2) Finocchiaro (CUS Bologna C1) e Marchi (CUS Bologna C1) sul trio Brogioni, Pezzullo, Capponelli (Zinella A1) freschi vincitori della Coppa delle Coppe contro i Sovietici del Riga.
Nel torneo regionale bellissima e combattuta la finale favorevole a Poloni (acquistato l’anno seguente dalla Zinella A1) Lippi e Sarti (che passerà alla Sauber in serie A2). l battuti sono Martinelli, Mauceri e Ippoliti del Vianello Pescara.
I risultati negli anni successivi confermeranno che queste terne avrebbero ben figurato anche nel girone nazionale.
Simone Motola e il compianto Luciano Valente elementi fondamentali per l’organizzazione del “Green Volley”
1988 (Maschile) SECONDA EDIZIONE
1°: Sabattini – Falcioni – Ugolini
2°: Lippi – Poloni – Sarti
3°: Brunelli – Finocchiaro – Puzzo
4°: Simoni – Testa – Raffaeli
– 1988 Seconda edizione: Sabattini, nonostante Io ”scherzo”del Comune!
La seconda edizione sarà sicuramente ricordata dagli organizzatori per il superlavoro svolto all’ultimo minuto, causato dalla mancata concessione dei Giardini Margherita per lo svolgimento del torneo.
Tale decisione venne comunicata circa cinque giorni prima della data d’inizio del torneo, dopo che la regolare domanda era stata inoltrata circa quattro mesi prima ai funzionari comunali preposti, e a tutt’oggi tale diniego risulta ingiustificato e mai chiarito: l’assessore responsabile, raggiunto telefonicamente, alla osservazione che sarebbero arrivati un centinaio di atleti da tutta Europa rispose “non è un problema mio”.
Grazie alla pronta disponibilità della ”Lunetta Gamberini”, gestita dal Quartiere S.Stefano, Sabattini, Falcioni ed Ugolini della Pallavolo Bologna (A2) si impongono su Lippi, Poloni e Sarti.
Il torneo, in unico tabellone dopo l’esperimento dell’87, vede al terzo posto Brunelli, Finocchiaro e Puzzo ed al quarto Simoni, Testa e Raffaelli.
Anche nell’88 le terne partecipanti sono 30 ed a tutti i partecipanti viene regalata una Tshirt ricordo, iniziando una apprezzata tradizione che continuerà negli anni successivi.
1989 (Maschile) TERZA EDIZIONE
1°: Sabattini – Bellini – Torelli
2°: Pezzullo – Minelli – Simoni
3°: Lippi – Sarti – Yien
4°: Fanti – Moro – Biguzzi
– 1989 Sabattini ancora vincente bissa l’88: ancora al secondo posto Pezzullo. Tra i giovani un certo SAMUELE PAPI.
Di nuovo ai giardini Margherita e di nuovo Luca Sabattini (fresco vincitore della medaglia d’argento ai Campionati Mondiali Juniores con la Nazionale di Skiba) il trionfatore, realizzando la prima doppietta al Green VolIey (dopo nove edizioni gli unici a vincere tre volte saranno Fabio Capponcelli e – nel femminile – Paola Viapiano e Fabiana Taddei). Nella foto a premiarli Nerio Zanetti, l’allenatore che portò Bologna a vincere lo scudetto.
Questa volta in compagnia di Bellini e Torelli, batte in finale Pezzullo e Minelli (Zinella A1), con l’estemporaneo Simoni nelle vesti di improbabile palleggiatore in sostituzione di Brogioni, operato al ginocchio.
AI terzo posto le vecchie conoscenze Lippi e Sarti (con Yien che sostituisce Poloni militare) precedono Fanti, Moro e Biguzzi del CUS Bo di C1 che risulteranno la vera sorpresa del torneo n° 3.
1990 ALLA QUARTA EDIZIONE finalmente anche il torneo femminile!
1990 (Maschile)
1°: Brogioni – Pezzullo – Capponcelli
2°: Mazzali – Montanari – Fecchio
3°: Sabattini – Visini – Ventura
4°: Stele – Rosman – Hribar
1990 (Femminile)
1°: Viapiano – Taddei – Pirani
2°: Tollentino – Magnani – Tarozzi
3°: Gatti – Taruffi – Magnani
4°: Tagliani – Favaroni – Bendini
– 1990 Green Volley di ltalia ’90. ll torneo e’anche internazionale e femminile e ricorda Mauro Pelagalli.
Il torneo n. 4 è inserito nell’elenco delle manifestazioni ufficiali di ITALIA ‘90 e con qualche sponsar in più, spunta anche il torneo femminile organizzato dalla universale della Edilfornaciai S.Lazzaro Elisabetta Tollentino (A1) che vede trionfare le favorite Pirani, Viapiano e Taddei (S.Lazzaro A1) sulla stessa Tollentino in compagnia di Magnani e Tarozzi (che ha sostituito Gloria Guiducci impegnata a dirigere le under 16 in finale nazionale). Le dieci terne iscritte al torneo femminile sono da considerarsi un successo, vista la cronica difficoltà di coinvolgere il gentil sesso nei tornei all’aperto.
Nel settore maschile l’alto numero di scrizioni (35 terne) implica la necessità di un girone di qualificazione riservato agli Under 18 (con un proprio montepremi) disputato il venerdì pomeriggio. Bussolari, Tuccelli e Navarra Io vinceranno e chiariranno il proprio valore giungendo al 7° posto nel tabellone finale, dopo aver eliminato a sorpresa, terne del valore di Yien, Raffaelli e Filuzzi.
Al secondo posto della qualificazioni il figlio del noto allenatore Nannini, in compagnia di Morandi e Marcolini. Il padre Andrea, peraltro, si è dimostrato ancora in gran forma partecipando in compagnia di altri due coach bolognesi (Gentilini e Grassilli) ed arrendendosi solo all’ex allievo Sabattini, dopo diversi turni.
La classifica finale vedrà trionfare (…finalmente!) la terna di A1 Brogioni, Pezzullo, Capponcelli su Montanari, Mazzali e Donati della Transcoop di Reggio Emilia neo promossa in A1. Giunti infatti alla finalissima con relativa facilità anche grazie ad un tabellone particolarmente favorevole ed allo imprevisto “crollo” dei favoriti Sabattini, Visini e Ventura (teste di serie n° 1) battuti per 21—12, si sono trovati di fronte una agguerritissima terna che non ha dato loro un attimo di respiro. Infatti la finalissima ha richiesto la disputa della “bella” (dopo la vittoria dei reggiani per 15 a 11 nel 1° set) che i bolognesi hanno vinto per 15 a 11 ben oltre l’imbrunire. Il tono di internazionalità è dato dalla presenza di due terne jugoslave con il trio di Lubiana (tra l’altro protagonisti anni fa nella finale di Coppa delle Coppe contro la Zinella di Stelio De Rocco) che si piazza al 4° posto dopo aver eliminato anche l’ex campione d’Europa con la Santal Parma Giulio Belletti (in squadra con Benassi e Severi), e le vecchie conoscenze Brunelli, Finocchiaro e Puzzo.
Protagonisti del torneo anche Simoni, Tedeschi e Bedogni (Transcoop Reggio Emila), Bellini, Bellini e Torelli (Sauber BO A2) ed i già noti Lippi, Poloni e Sarti (Zinella A1).
Le 45 terne partecipanti provenivano da tutta l’Emila – Romagna, da Udine, Firenze, Mantova, Ancona, Venezia, Rotterdam e Sarajevo.
Peccato che un torneo di così alto livello si debba disputare su un fondo assolutamente disastroso in quanto ad erba e pendenza,con il campo del torneo femminile paragonabile ad una strada sterrata. L’ennesimo ritardo poi della costruzione del Centro Giovanile ha impedito ancora una volta l’utilizzo degli spogliatoi e delle docce.
L’impegno degli organizzatori è di mantenere viva la tradizione proprio dei Giardini Margherita come ubicazione del Torneo: ma è proprio impossibile avere un buon rettangolo di terreno pari e con un buon fondo erboso!? ndr: non ci si riuscirà mai! 🙂
1991 QUINTA EDIZIONE
1991 (Maschile)
1°: Tofoli – Pezzullo – Capponcelli
2°: Martino – Lorenzoni – Zanferrar
3°: Shiftar – Fuji – Grega (Sarajevo)
4°: Lillepuu – Poloni – Lippi
1991 (Femminile)
1°: Viapiano – Taddei – Pirani
2°: Tollentino – Montesi – Baldoni
3°: Menozzi – Spaggiari – Bridi
4°: Hudovernik – Mojnik – Domitrovic (Sarajevo)
1991 Un campione del mondo ai Giardini Margherita!
Trionfano Pezzullo e Capponcelli con un sostituto di lusso per l’infortunato Brogioni: Paolo Tofoli! Il quale, a dispetto dello scetticismo generale, si impegna a fondo disputando anche una partita su un fondo reso viscido dalla pioggia. Battuti due volte nelle finali Martino, Lorenzoni e Zanferrari dell’Asti di A2. Grande spettacolo comunque, anche per la straordinaria elevazione di Zanferrari.
A seguire la ”solita” terna degli inossidabili slavi Shifta, Fuis e Greya che battono Lillepuu (campione d’Europa con l’URSS nel 1987) con Poloni e Lippi (vecchie conoscenze del Green Volley, vincitori della prima edizione).
Nel femminile continua il dominio Pirani, Viapiano e Taddei che sconfiggono in finale, come l’anno precedente, la Tollentino questa volta con la Montesi e la Baldoni.
Quarte classificate Menozzi, Spaggiari e Bridi che precedono l’altra terna slava Moinik, Domitrovic e Hudovernik.
1992 SESTA EDIZIONE
1992 (Maschile)
1°: Nucci – Da Roit – Gustinelli
2°: Bellini – Riccò – Violi
3°: Lillepuu – Sabattini – Visini
4°: Papi – Bussolari – Zamponi
1992 (Femminile)
1°: Viapiano – Taddei – Romanin
2°: Marazzi – Taglini – Gabrielli
3°: Bertelli – Romagnoli – Lelli
4°: Caselli – Parenti – Goretti
Il “Green Volley” dei Giardini Margherita ormai è un appuntamento fisso a livello nazionale! Viene citato anche dalle riviste specializzate e i team manager, aprofittando della presenza di tanti giocatori di livello nello stesso posto, usano l’evento per imbastire le trattative dell’anno successivo.
Cristina Trigari attacca sul muro di Claudia Pirani.
L’indimenticabile “Rapido”. Probabilmente nessuno ha mai saputo il suo vero nome.
1993 SETTIMA EDIZIONE
1993 (Maschile)
1°: Brogioni – Capponcelli – Rifelli
2°: Zappi – Mosca – Pallottelli
3°: Arnaud – Saccà – Moretti
4°: Albrecht – Purcart – Balcovith
1993 (Femminile)
1°: Filippini – Palmieri – Mattiolo
2°: Pirani – Taddei – Romanin
3°: Pasquali – Tagliani – Monti
4°: Francese – Cervelli – Chiappa
Un roseo futuro da allenatori per i vincitori della edizione 1993! Rifelli sarà addirittura Campione del Mondo con la Nazionale Russa, Brogioni secondo allenatore della Nazionale Tedesca e commentatore Sky. Filippini nel femminile inizia la serie da dominatrice del “Green Volley” battendo la favorita Pirani (nazionale).
– 1994 OTTAVA EDIZIONE
1994 (Maschile)
1°: Fedi – Piccinin – Spada
2°: Simoni – Campaci – Alberti
3°: Trigari – Lippi – Sarti
4°: Albrecht – Purcart – Balcovith
1994 (Femminile)
1°: Filippini – Filippini – Mattiolo
2°: Marabissi – Viapiano – Ferretti
3°: Bertelli – Romagnoli – Trigari
4°: Zuppiroli – Anderlini – Cammarota
Occorrono tre titolari di A1, due dei quali NAZIONALI (Fedi, Piccinin e Spada) per battere in una tiratissima finale i beniamini locali Simoni, Campaci e Alberti. Ancora le sorelle Filippini campionesse nel femminile.
1995 NONA E ULTIMA EDIZIONE
Essendo ormai il “RE” dei tornei su erba, il titolo non può che diventare “KING OF THE GREEN VOLLEY”. Quarantatre terne da tutta Europa, che hanno giocato in condizioni rese difficilissime dalla pioggia, costringendo addirittura gli organizzatori a spostare le finali in palestra. Nonostante ci si fosse premurati di prenotare allo scopo il Palazzetto “Lunetta Gamberini”, il custode pensò bene di rendersi irreperibile costringendo tutti a recuperare al volo la palestra Jussi grazie alla disponibilità del Comune di San Lazzaro di Savena.Comunque tutto è andato bene consegnando la vittoria a Martino, Rolando e Cavallo di Asti che hanno battuto Trigari, Sarti e Lippi di Bologna. Terzi sono arrivati Morsiani, Ermeti e Giolitto di Viserba. Solo quarta la terna del campione in carica Fedi con Masetti e Tuccelli della Fochi, e addirittura usciti nelle primissime fasi del tabellone a 32 i plurivincitori del Green Volley Brogioni, Lavorato e Capponcelli.
Nel torneo femminile vittoria a sorpresa di Lanzoni (Famila Imola) con Chiappa e Ballardini del Fano su Simonetta Filippini, Massenzana e Mariotti che avevano vinto nel 1994.
Erano anni nei quali non era raro incontrare ai Giardini gli Hare Krishna armati di tamburelli. Questo gruppo tentò di interrompere pacificamente la finale. E pensarono di desistere quando videro avvicinarsi “pacificamente” diversi giocatori alti oltre due metri 🙂
1995 (Maschile)
1°: Martino – Rolando – Cavallo
2°: Trigari – Lippi – Sarti
3°: Morsiani – Ermeti – Giolitto
4°: Fedi – Masetti – Tuccelli
1995 (Femminile)
1°: Lanzoni – Chiappa – Ballardini
2°: Filippini – Massenzana – Mazzoli
3°: Romagnoli – Trigari – Bertelli
4°: ?
Raffaella Romagnoli 28.12.1960 – 2.11.2017Conquistò tre volte il podio del Green Volley ai Giardini Margherita (1992, 1994 e 1995). Giocava già da anni in serie A quando venne a giocare al frequentatissimo (allora) campetto in similasfalto dei Giardini. Si giocava tutti insieme, professionisti come lei e improbabili personaggi dai soprannomi indimenticabili e manzonianamente indicativi del destinatario: “Rapido”, “Mano di pietra”, “Tacchino”… Oggi la presenza in tale contesto di un campione come lei sarebbe vista come “a rischio di immagine e non solo” visto che, ovviamente, non solo non si vinceva niente, ma, vista l’imperizia degli astanti, era facile rischiare l’infortunio. Nonostante ciò le vidi fare un tuffo scivolato “da uomo”, probabilmente per tenere viva un difesa sbagliata di “Tacchino”. Il tutto in un’epoca nella quale, anche in palestra col parquet, le ragazze si tuffavano solo con la “rullata”. Da allora l’ho sempre proposto alle ragazze che ho allenato, e ho ricordi meravigliosi di recuperi spettacolari. Forse non l’avevo mai ringraziata, perciò lo faccio ora mentre si sta divertendo come una pazza a tenere su qualunque pallone senza rischiare di farsi male. Perchè in Paradiso tutti i campi hanno il fondo morbidissimo. Grazie Raffa, ciao. Massimo.