– Cosa si fa in Italia per il beach volley? Greta Cicolari.

Considerazioni della Campionessa Italiana in carica che non si può non condividere. E purtroppo constatare che siamo, sempre di più, un paese dove i migliori non solo non vengono premiati, ma addirittura combattuti dall’invidia di chi “il migliore” non lo sarà mai.

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Greta Cicolari 
27 dicembre alle ore 19:32

 Era esattamente un anno fa…
Dopo una stagione e mezzo persa per una sospensione che sto contestando tuttora per vie legali, facevo il mio ritorno in campo con probabilmente la giocatrice di Beach Volley più promettente del panorama italiano Margherita Bianchin (aveva vinto infatti lo scudetto Under, e il campo non mente).
Era allora il primo campionato indoor e nonostante ci fossero solamente tre tappe e i montepremi coprissero a malapena le spese di partecipazione per chi vinceva la tappa, ne parlai benissimo.
Lo vidi come l’inizio di una nuova era in cui poter competere a Beach Volley tutto l’anno e quindi poter far accumulare esperienza a tutte le atlete in generale ma in particolar modo alle nostre giovani.
La speranza delle più brave era quella poi di coronare il proprio sogno e di essere riconosciute di “interesse nazionale” e vedersi attribuito meritocraticamente qualche prezioso aiuto per poter magari avviare un’avventura internazionale….
E invece no….
Questo campionato non ha fatto nemmeno un passo avanti…anzi è sparito!
Cosa succederà allora mi chiedo con il campionato italiano estivo?
Lo scorso anno sono state organizzate solo 4 tappe oltre alla finale, un po’ pochino per invogliare una coppia ad investire nel beach volley in Italia.
Invece di dare stimoli alle nostre giovani (ma non solo) che stanno investendo tempo e denaro in questo bellissimo sport, vengono cancellate continuamente tappe.
Chi investe non trova tappe e meritocrazia… Quindi mi chiedo? Come pensate che il movimento possa crescere?
Non me ne vorrà la mia promettente (1995) ex-compagna Margherita se la nomino… Lei ha giustamente accettato un’offerta per giocare e studiare in un college americano, ma è possibile che nessuno (a parte me che non sono una federazione) abbia potuto proporle un’alternativa nel Beach Volley “italiano”?
Invece di leggere notizie che riguardano la programmazione di un commissionario tecnico “Brasiliano” (Lissandro, faccio il suo suo nome cosi gli faccio pubblicità, dovete capire che al tempo era arrabbiato perché non lo citavo nei miei blog togliendogli visibilità, sei contento ora caro Lis? P.s. la tua foto però continuo a non metterla
J 
…ma sai bene da chi farti mettere in foto) che dovrebbe pensare al bene di tutto il movimento “ITALIANO”,o sbaglio?) , devo leggere che spendiamo soldi per naturalizzare una giocatrice “americana” che non ha MAI giocato a Beach 2×2 di livello internazionale o non so se è peggio,devo vedere che continuano ad essere spesi soldi (già da 6 anni!!!) per una giocatrice (Giombini) che non ha mai ottenuto risultati di livello internazionale e per di più che non ha mai nemmeno vinto il campionato italiano, nonostante le varie compagne a cui l’hanno accoppiata…quasi tutte (Ferretti, Orsi Toth, Menegatti, Cicolari, Gioria, Momoli, Zuccarelli, Barboni, Rosso e Toti).
Io non vorrei sempre passare per colei che fa polemiche ma non posso nemmeno stare zitta davanti all’incoerenza e le ingiustizie che continuano ad essere fatte nei miei e nei confronti di molte altre atlete che vorrebbe parlare ma che non verrebbero ascoltate.
Per coprire queste cose ci pensano già alcuni giornalisti, probabilmente amici, gli stessi che non capiscono ancora perché uso esclusivamente i Social per potermi esprimere liberamente e quindi senza i loro filtri.
Sicuramente il nostro è uno sport giovane e con dinamiche molti particolari ma proprio per questo motivo non capisco perché ancora nessun esponente della mia federazione mi abbia voluto ascoltare (ricordo che sono l’unica giocatrice ad aver vestito la maglia azzurra per la pallavolo giovanile e senior e per il Beach volley , nonché la terza miglior attaccante delle ultime olimpiadi di Londra) in modo da poter provare a migliorare una situazione che, sicuramente per il beach femminile in ottica futura mi sembra molto preoccupante.
Forse ho sbagliato (o ero scomoda a qualcuno) nel lontano luglio 2013 quando cercai di migliorare le condizioni per la mia coppia, ma di sicuro finora non c’è stata un’altra persona in grado di migliorare le cose o che almeno che ci stia provando come ho fatto io.
Con questo non posso fare altro che augurare serenità e buone feste a tutte le persone che devono combattere ogni giorno grandi o piccole battaglie che siano….
Auguro un meraviglioso 2016 a tutte le persone che nonostante le avversità e i privilegi difficili da sradicare, credono ancora di poter cambiare e migliorare per un mondo sempre più giusto….e ovviamente mi auguro per tutto il movimento che vengano organizzate delle tappe che creino un vero campionato italiano e soprattutto che le convocazioni in nazionale siano fatte meritocraticamente….

Buon 2016!!!

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